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domenica 24 febbraio 2019

Here's come the sun..


Questa è stata una settimana molto difficile per la mia famiglia, c'è stato molto dolore e tristezza per la morte di mio suocero..quando se ne va qualcuno che amiamo muore un pezzettino di noi.
 E' stato necessario un momento di silenzio, di chiusura negli affetti più cari..ma la vita continua e il compito di chi "resta" è quello di godersi la bellezza della vita ogni giorno : una passeggiata al sole, giocare con i nostri figli, ricominciare a sorridere.
E prendersi cura di chi si ama.
Questa mattina ho preparato una colazione speciale  per la mia famiglia ascoltando uno dei miei dischi  preferiti, "Abbey Road" che apre il lato B con "Here's Come The Sun" una delle perle scritte da George Harrison .
 Harrison l' ha scritta nel giardino di Eric Clapton, imbracciando una delle sue chitarre acustiche. Brian Epstein era appena morto e la band dovette occuparsi di più della contabilità e degli affari, cosa che Harrison odiava perchè per lui la cosa importante era pensare alla musica. Quindi si rifugiò a casa dell'amico Eric Clapton per trovare un pò di pace . Era Aprile, i due scesero in giardino con le chitarre e iniziarono a improvvisare con le chitarre..George guardò il sole che splendeva e iniziò a cantare "Here's come the sun..and it's all right" . Sta arrivando il sole, e va tutto bene..


Here comes the sun (doo doo doo doo)
Here comes the sun, and I say
It's all right

Little darling, it's been a long cold lonely winter
Little darling, it feels like years since it's been here
Here comes the sun
Here comes the sun, and I say
It's all right

Little darling, the smiles returning to the faces
Little darling, it seems like years since it's been here
Here comes the sun
Here comes the sun, and I say
It's all right

Sun, sun, sun, here it comes
Sun, sun, sun, here it comes
Sun, sun, sun, here it comes
Sun, sun, sun, here it comes
Sun, sun, sun, here it comes

Little darling, I feel that ice is slowly melting
Little darling, it seems like years since it's been clear
Here comes the sun
Here comes the sun, and I say
It's all right

Here comes the sun
Here comes the sun, and I say
It's all right
It's all right


domenica 10 febbraio 2019

Il Mago Del Nulla.




Un libro in cui ogni capitolo si apre con una canzone: come potevo non leggerlo?

1. The Doors - The End
2. Simon and Garfunkel - The Sound of Silence
3. The Beatles - The Magical Mystery Tour
4. Placebo - Rob The Bank
5. Rage Against The Machine - Killing In The Name Of
6. Beck - Sexx Laws
7. The Beatles - I Saw Her Standing There
8. Bruce Springsteen - Easy Money…e le altre le lascio scoprire a voi..

Di Alessandro Casalini avevo già letto “Fedeli Al Vinile” e mi era piaciuto talmente tanto che ho accettato con entusiasmo di organizzare assieme al mio amico  Gian Paolo Ragnoli la presentazione del libro da Purple, il paradiso vinilico spezzino. Due settimane fa ho incontrato Gian Paolo per un caffè e mi ha proposto un altro incontro con il simpaticissimo Alessandro, questa volta per una chiacchierata su un altro romanzo, “Il Mago Del Nulla”. Mi ha prestato il libro e l’ho portato a casa. Sabato mattina, mentre tutti dormivano ancora, ho iniziato a leggerlo e in due ore l’ho terminato: non riuscivo a staccare lo sguardo dalle pagine. Il libro inizia in modo quasi incomprensibile e per molte pagine non si riesce realmente a capire cosa stia succedendo ma piano piano Casalini ti fa entrare nel mondo si Wiz e delle sue voci e ti ritrovi seduto su una Ferrari in partenza per un viaggio che da Cesenatico ti porterà a Capo Nord e ti farà incontrare personaggi bizzari e situazioni surreali in cui Wiz, plurimiliardario, grazie all’invenzione di un social network, WizConnect, che supera il confine tra reale e virtuale, si troverà suo malgrado. E il tutto in dialogo continuo con le voci che Wiz ha nella testa , ispirate alla schizofrenia di Brian Wilson dei Beach Boys (che grazie a queste voci ha scritto un capolavoro chiamato Pet Sound).  Alessandro Casalini ti porta dentro alla vita di Wiz, per arrivare alla verità e  lasciare un messaggio forte sui pericoli dell’ossessione maniacale che oggi si ha per i social network, e a fin dove può portare l’attaccamento al denaro.
Ieri sera ci siamo incontrati in un posto magico, la libreria LIBeRI TUTTI di Gaia Fabbri, un luogo di una bellezza preziosa, in cui le pubblicazioni vengono scelte con attenzione e si respira tutto l’amore di Gaia per il suo lavoro. E’ stata una bella chiacchierata  di quasi un’ora  con Alessandro che come sempre ha saputo catturare il pubblico con la sua freschezza e simpatia. Spero di poter leggere presto il nuovo romanzo di Casalini ma intanto vi consiglio di leggere “Il Mago Del Nulla” e di seguire Wiz nel suo lungo viaggio verso la verità..




domenica 3 febbraio 2019

Patate ripiene con funghi, radicchio e scamorza.



E’ arrivato Febbraio e fa ancora molto freddo..qui serve un secondo che scaldi la pancia e il cuore e io ho preparato delle patate ripiene di funghi, radicchio trevigiano e scamorza, una ricetta semplice e molto gustosa!

Ingredienti

  • 6 patate
  • 200 g di scamorza
  • 400 g di funghi
  • Mezzo cespo di radicchio trevigiano
  • q.b di olio extravergine d’oliva
  • 1 spicchio di aglio
  • q.b di sale
  • q.b di pepe
  • q.b di emmental grattugiato


Le patate andranno lavate accuratamente sotto acqua fredda corrente così da eliminare tutti i residui di terra sulla  superficie e poi andranno lessate in abbondante acqua salata per 40 minuti. Per avere un risultato omogeneo scegliete delle patate che abbiano tutte più o meno la stessa dimensione così da avere una cottura uguale per tutte le patate. Una volta cotte le vostre patate andranno lasciate da parte ad intiepidirsi per una decina di minuti e poi tagliate in superficie e scavate con un cucchiaino o con uno scavino così da creare una conca al centro. Fate attenzione a non scavare troppo sia in profondità che ai lati la vostre patate altrimenti gli fareste perdere robustezza e questa potrebbe rompersi durante la farcitura. A questo punto i funghi andranno privati delle parti terrose e delle radici, lavati accuratamente e poi ridotti in fettine. Lavare il radicchio e tagliarlo a striscioline. Prendete una padella antiaderente ben capiente, aggiungete uno spicchio d’aglio e dell’olio extravergine d’oliva e fate andare per qualche minuto. Quando l’aglio inizierà a dorarsi potete aggiungere i funghi champignon e il radicchio, aggiustare di sale e pepe e fare andare la cottura per una decina di minuti fino a quando i funghi saranno cotti e il radicchio ammorbidito. Tagliate la scamorza a cubetti.. All’interno di una ciotola aggiungete i funghi champignon, la polpa di patate prelevata e ridotta in piccoli tocchetti, i cubetti di scamorza  ed amalgamate per bene il tutto, aggiungendo se lo desiderate anche del prezzemolo finemente tritato. Riprendete le vostre barchette, aggiungete all’interno della conca realizzata prima il condimento così da creare una cupola e continuate in questo modo fino a quando avrete realizzato tutte le vostre patate ripiene. A questo punto le barchette di patate ai funghi andranno messe in forno preriscaldato a 180°C per all’incirca 20 minuti dopo essere state abbondantemente spolverizzate con abbondante emmental grattugiato. Una volta terminata la cottura le patate andranno servite ben calde così da risultare ben filanti ad appetitose.

Song: "No Reply" The Beatles




Finalmente torno a parlare dei miei amati Beatles: "Beatles For Sale" è stato il secondo album da loro pubblicato  nel 1964 e, dopo 3 album di  rock and roll dominato da canzoni d'amore, qui si ha un improvviso cambiamento..Il titolo "Beatles For Sale" è di per sé un’allusione neanche tanto velata alla loro  sovraesposizione e commercializzazione. Accanto a questo, la copertina mostra tutti i Beatles che guardano, per la prima volta senza sorriso,  la macchina fotografica, incappottati  in una fredda giornata autunnale. Lennon e McCartney scrivono solo 8 canzoni in questo album, mentre le restanti sei sono cover, il che sembra un passo indietro rispetto ad "A Hard Day's Night”, l’album in cui per la prima volta c’erano solo canzoni scritte da loro e nessuna cover. “ No Reply” apre l'album, in diretto contrasto con il rock n roll che aveva riempito questo posto in precedenza, ed è la prima storia completa scritta da Lennon in una canzone, mostrando una descrizione coinvolgente della narrativa degli album precedenti. " I'm a Loser" enfatizza ulteriormente l'espressione di vulnerabilità di Lennon e la sua ricerca di una scrittura lirica più sostanziale. Canta "Sono un perdente e non sono quello che sembra" esprimendo le sue insicurezze nonostante la fama e la popolarità. In seguito lo avrebbe chiamato il suo periodo Dylan in cui diceva "una parte di me sospetta che io sia un perdente e una parte di me pensa che io sia Dio Onnipotente”.  Lennon qui scopre la sua anima in modi non ascoltati prima. Il pessimismo è continuato con " Baby's in Black ", che si ipotizza essere su Astrid Kirchherr, la ragazza fidanzata con l'ex bassista del gruppo Stuart Sutcliffe, morto di un'emorragia cerebrale nel 1962, che parla del lutto di un amore perduto con molti riferimenti funebri ed è un punto fermo dell'album. Lennon / McCartney l'hanno scritta insieme e volevano un suono blues più maturo. Le armonie sono meravigliose e scorre splendidamente. Anche i testi tristi hanno avuto un effetto comico quando sono stati cantati dal vivo mentre le orde di ragazze urlavano il loro amore per i Beatles come supporto per questa canzone all'Hollywood Bowl. “I Don’t Want to Spoil the Party”  è un risveglio ad alta velocità in cui Lennon piange l'assenza di una ragazza che non partecipa a una festa, mentre lui vorrebbe  dichiararle il suo amore. Lennon canta con una fragilità nella sua voce raramente ascoltata e aggiunge al tema dell'amore non corrisposto che attraversa la maggior parte dell'album. Mentre adoro le canzoni originali dell'album, le cover stonano in questo album, soprattutto dato il tono più pacato dei pezzi Lennon/McCartney. Questa è la prima volta che è davvero notevole la differenza tra la qualità delle canzoni di Lennon / McCartney e quelle di altri artisti. Le cover sono praticamente tutte tiepide ma salvate da un'incredibile voce che mette in risalto come i Beatles stavano migliorando e diversificando il loro canto con ogni nuovo album. Ad esempio " Rock n Roll Music " ha una grande voce di Lennon ma non si avvicina all'originale di Chuck Berry e sembra proprio messa qui per riempire la quota di rock n roll necessaria. La cover di Little Richard “Kansas City/ Hey-Hey-Hey-Hey!” non mi piace proprio e quindi tralscio per passare a John Lennon che canta " Mr. Moonlight " di Roy Lee Johnson è spesso considerata una delle peggiori canzoni che i Beatles che abbiano mai registrato. Tuttavia a me piace tantissimo, soprattutto quando John canta freneticamente, “And the night you don’t come my way, I pray and pray more each day” è difficile non amare ogni singola parola. Nonostante l'enorme influenza di Buddy Holly sui Beatles, McCartney ha anche detto che li ha ispirati a scrivere le loro canzoni, " Words of Love " è l'unica cover di Holly che hanno pubblicato ed è una partenza divertente per ascoltare i Beatles affrontare una canzone vecchia scuola. George e Ringo cantano due  cover di Carl Perkins, per Harrison “Everybody’s trying to be my baby” che è l'esatto opposto del suo stile timido e introverso dei dischi precedenti, mentre arrogantemente e umoristicamente dichiara  “Went out last night, didn’t stay late, ‘fore I got home, I had nineteen dates." Anche se è una cover, è probabilmente una buona rappresentazione di come fosse la vita dei Beatles in quei giorni. Dopo essere stato assente alle sessioni  vocali in "A Hard Day's Night” a causa di una tonsillite, Ringo canta " Honey Do Not ". Mi piacciono molto le canzoni di Ringo, non sono mai il fiore all'occhiello di un album ma aggiungono sempre qualcosa. C'è qualcosa di divertente e interessante su Ringo, quindi questo ha certamente un fascino ed è la sua canzone migliore fino a questo momento." What You're Doing " è una canzone basata sui dubbi sulla relazione di McCartney con Jane Asher al tempo e ha una bizzarra disposizione lirica che suggerisce la futura sperimentazione  che tenterebbero in seguito. La canzone preferita di George Martin nell'album è " I'll Follow the Sun " di McCartney ed è adorabile. Scritta sorprendentemente presto quando Paul era ancora a scuola, suona come una versione meno matura di "Here Comes the Sun". ' Every Little Things She Does '  è una delle migliori canzoni d'amore dei Beatles, che ogni fan vorrebbe ballare al suo matrimonio..La canzone più famosa dell'album è chiaramente " Eight Days a Week ", il cui nome  viene da una conversazione con un tassista che descrive il suo intenso programma di lavoro a McCartney mentre si dirigevano verso la casa di Lennon. Avrebbero scritto la canzone immediatamente quel giorno dopo l'arrivo di Paul. Le canzoni di Lennon / McCartney su questo album sono fantastiche, sebbene i Beatles fossero esausti dopo un anno follemente impegnato e questo letargo si mostra leggermente nella scrittura. George Martin avrebbe commentato che  questo disco suona come una pausa, un improvviso respiro profondo prima di sprofondare nella folle corsa di materiale originale che produssero da qui in poi. E come al solito, aveva ragione.