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domenica 9 febbraio 2020

Panzerotti di riso della Ienza.


Il carnevale. Da bambina lo amavo infinitamente perchè mi permetteva di trasformarmi nei miei personaggi preferiti. Quindi nel corso degli anni sono diventata l'ape Maja, Lady Oscar, l'infanta imperatrice de "La Storia Infinita" interpretando il ruolo con la massima serità:  non ero semplicemente travestita, ero il personaggio. E mia madre, con estrema pazienza,  mi accompagnava a tutte le sfilate di carnevale della zona ma la mia preferita era quella di San Terenzo, dove c'erano i carri su cui i bambini potevano salire. Finita la festa andavamo a casa di mia nonna Ienza a mangiare i panzerotti di riso dolci che preparava per l'occasione. Non ho mai capito se mia madre amasse il carnevale, in realtà da piccola non mi sono mai posta il problema, ma ora che ho un figlio e tocca a me portarlo alle feste di carnevale non posso non ammirarla. Perchè da madre, il carnevale lo detesto. Non sopporto tutta la confusione, la brutta musica e i coriandoli che ti tirano negli occhi. Poi penso a lei, che mi guardava con gli occhi pieni d'amore mentre ero sul carro , nascondo il Grinch che c'è in me e sfodero il migliore dei sorrisi per Damiano, pensando ai panzerotti che ci aspettano a casa!

Ingredienti:

  • 250 g farina
  • 100 g zucchero
  • buccia di un limone grattuggiata
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di vino bianco
  • 2 cucchiai di latte,sale
  • 30 g di burro

per il ripieno

  • 200 g riso
  • 400 cl latte
  • 100 g zucchero
  • cannella
  • 50 gr di uvetta
  • 2 uova

Bollire il latte con lo zucchero aggiungere la scorza grattugiata del limone, il riso, la cannella e portare a cottura. Ammollare l'uvetta in una tazza con acqua.
Preparare l'impasto setacciando la farina,unendo,zucchero,burro fuso,uovo,vino bianco,latte sale.
Mettere il riso cotto in una ciotola, unire le due uova e l'uvetta strizzata, girare bene
Stendere la pasta con il mattarello, dividerla in due sfoglie. Intervallare delle noci di ripieno a distanza di qualche cm l'una dall'altra e coprire con un'altra sfoglia.
Tagliare con la rotellina,schiacciare bene i lati con la forchetta. Friggere in abbondante olio di semi e una volta raffreddati spolverare con zucchero a velo.

Song : "La Banda" Mina.



Mentre mangiate i panzerotti,  vorrei farvi ascoltare una canzone che mi mette tanta allegria,  "La Banda" nell'interpretazione di Mina. Ma la canzone è stata scritta da  Chico Buarque De Hollanda  negli anni del colpo di stato militare in Brasile, dove si instaurò una dittatura crudele fra il 1964 e il 1985. Buarque era fra i più noti artisti che animarono la resistenza civile  e compose "A Banda" nel 1966 inserendola nell’album che porta il nome del cantautore, un anno prima di essere arrestato e due anni prima di recarsi in esilio in Italia." A Banda" è un canto civile che racconta della disperazione, della paura e della solitudine presenti nella società brasiliana e nello stesso tempo della sua forza interiore e dell’entusiasmo che in quel grande paese vengono liberati dalla musica.Viene descritto il passaggio di una banda musicale in un piccolo villaggio dove tutti dimenticano i problemi quotidiani per ascoltarla. Ma poi la banda passa e la vita ritorna come prima con tutte le sue difficoltà. Antonio Amurri, (l'autore di due libri che ho amato moltissimo da ragazzina, "Piccolissimo" e "Famiglia a carico") ha tradotto il brano per Mina che lo portò al successo in Italia nel 1967. E ora non resta che cantarla!

Una tristezza così
non la sentivo da mai
ma poi la banda arrivò
e allora tutto passò
volevo dire di no
quando la banda passò
ma il mio ragazzo era lì
e allora dissi di si
e una ragazza che era triste
sorrise all’amor
ed una rosa che era chiusa
di colpo sbocciò
ed una flotta di bambini festosi
si mise a suonare come fa la banda
e un uomo serio il suo cappello
per aria lanciò
fermò una donna che passava
e poi la baciò
dalle finestre quanta gente spuntò
quando la banda passò
cantando pace ed amor
Quando la banda passò
nel cielo il sole spuntò
e il mio ragazzo era lì
e io gli dissi di si
La banda suona per noi
La banda suona per voi
la..la..la..la..la..la..la
la..la..la..la..la..la..la
E tanta gente dai portoni
cantando sbucò
e tanta gente in ogni vicolo
si riversò
e per la strada
quella povera gente marcia felice
dietro la sua banda
Se c’era uomo che piangeva
sorrise perché
sembrava proprio che la banda
suonasse per lui
in ogni cuore la speranza spuntò
quando la banda passò
cantando cose d’amor
La banda suona per noi
La banda suona per voi
la..la..la..la..la..la..la
la..la..la..la..la..la..la
La banda suona per noi
La banda suona per voi
la..la..la..la..la..la..la
la..la..la..la..la..la..la
la..la..la..la..la..la..la
la..la..la..la..la..la..la


                                                             Francesca "Lady Oscar" 1982