Pagine

domenica 30 giugno 2019

La pasta fresca di Marina.

 

Questo fine settimana siamo scappati in montagna, a Collagna, nell'Appennino emiliano, per trovare un po' di refrigerio. Lì vive Marina, mia suocera, a “casa Cotogno",  la casa di famiglia che è stata dei suoi genitori, dove un tempo sua madre faceva il formaggio con il latte delle capre che suo padre portava al pascolo ogni giorno. La vita nel paese sembra essersi fermata : esiste il buon vicinato, per cui il casaro regala la ricotta a Marina e lei in cambio gli prepara una sue buonissime torte; Otello che ha l'orto vicino a casa sua le porta spesso la verdura fresca in cambio di un caffè e quattro chiacchiere..insomma qui la vita è una roba che mica va presa di corsa, ogni cosa può essere fatta con il tempo e la dedizione che merita. Così ieri mattina sono scesa in cucina a fare colazione e ho visto Marina intenta a stendere la pasta fresca : era talmente concentrata nel suo lavoro che per molto tempo non si è accorta della mia presenza, e questo mi ha permesso di godermi la poesia della sua gestualità. Con le strisce di pasta ha preparato delle tagliatelle che abbiamo mangiato a pranzo,  condite con un ottimo sugo di funghi freschi. Questo è il cibo che nutre il cuore.

Ingredienti:

  • 500 gr di farina tipo zero
  • 5 uova e un tuorlo
  • 1 cucchiaino raso di sale

Prima di iniziare vorrei consigliarvi di impastare su una superficie ruvida, come una spianatoia di legno perché così farete meno fatica. Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, aggiungete un pizzico di sale e aprite le uova nel cratere. Con una forchetta, sbattete leggermente le uova e cominciate a impastare prendendo la farina dai bordi della fontana. Insistete per una quindicina di minuti, impastando energicamente e tirando la pasta in tutte le direzioni. Per aumentare l’elasticità, sbattetela di tanto in tanto sulla spianatoia infarinata. Una volta ottenuto un impasto elastico e omogeneo, avvolgetelo nella pellicola o copritelo con un panno umido e lasciatelo riposare 30 minuti. A questo punto, stendetelo sulla spianatoia e lavoratelo con il mattarello: proseguite fino a ottenere uno spessore di 3-5 millimetri. In alternativa, aiutatevi con una macchinetta per la pasta. Mettete le strisce di pasta a stendere per una mezz’mezza oretta e poi utilizzatele come preferite..

Song:" Aemilia" Francesco Guccini


Le Alpi, si sa, sono un muro di sasso, una diga confusa, fanno tabula rasa
di noi che qui sotto, lontano, più in basso, abbiamo la casa;
la casa ed i piedi in questa spianata di sole che strozza la gola alle rane,
di nebbia compatta, scabrosa, stirata che sembra di pane
ed una strada antica come l' uomo marcata ai bordi dalla fantasie di un duomo
e fiumi, falsi avventurieri che trasformano i padani in marinai non veri...
Emilia sdraiata fra i campi e sui prati, lagune e piroghe delle terramare,
guerrieri del Nord dai capelli gessati, ne hai visti passare!
Emilia allungata fra l' olmo e il vigneto, voltata a cercare quel mare mancante
e il monte Appennino rivela il segreto e diventa un gigante.
Lungo la strada fra una piazza e un duomo hai messo al mondo questa specie d' uomo:
vero, aperto, finto, strano, chiuso, anarchico, verdiano... brutta razza, l' emiliano!
Emilia sognante fra l' oggi e il domani, di cibo, motori, di lusso e balere,
Emilia di facce, di grida, di mani, sarà un grande piacere
vedere in futuro da un mondo lontano quaggiù sulla terra una macchia di verde
e sentire il mio cuore che batte più piano e là dentro si perde...
passeggia un cane e abbaia al vento un uomo...
Ora ti saluto, è quasi sera, si fa tardi, si va a vivere o a dormire da Las Vegas a Piacenza,
fari per chilometri ti accecano testardi, ma io sento che hai pazienza, dovrai ancora sopportarci...




domenica 16 giugno 2019

Orecchiette al sapore di mare.



Abitando in un paese di mare è molto facile dopo una giornata di lavoro,rimanere in spiaggia fino a tardi per godersi la bellezza di una nuotata al tramonto. Vicino alla spiaggia dove mi piace trascorrere le mie giornate c'è un piccolo chiosco che vende frutti di mare dove spesso, prima di tornare a casa mi fermo a bere un bicchiere di vino accompagnato da un paio di ostriche del golfo..e poi compro muscoli e vongole, per preparare qualcosa di gustoso per cena!

Ingredienti
  • 400 gr orecchiette
  •  1 kg di muscoli
  • 1 kg di vongole
  •  1 mazzetto di asparagi
  • Olio d’oliva q b
  • 2 spicchi d' aglio 
  • 300 Gr di pomodorini 
  • Prezzemolo tritato q b
  • Mezzo bicchiere di vino bianco 
Pulire e lavare molto bene i muscoli e le vongole,  fare aprire i molluschi in due pentole separate con pochissima acqua, senza farli cuocere troppo, togliere il frutto dalle valve e recuperare l’acqua filtrandola bene. Pelare gli asparagi, eliminare la parte più dura e cuocerli in acqua con il sale. Pulire e tritare l’aglio e il prezzemolo. Lavare e  a pezzetti i pomodorini. In una padella mettere l’olio d’oliva e l’aglio, fare imbiondire appena rimestando con cura, tagliare grossolanamente la metà dei frutti di mare e versarli , mescolare e poi bagnare con il vino, aggiungere i pomodorini, le punte d’asparagi e un mestolino di acqua dei frutti stessi, fare bollire per cinque minuti. Cuocere le orecchiette, scolare molto bene e versarla nella padella della salsa, mantecare con cura, una presa di prezzemolo e un filo di olio d’oliva, servire guarnendo con alcuni muscoli e vongole interi e qualche punta d’asparago in evidenza.

Song:"My Generation" the Who


È difficile immaginare oggi  l'impatto che Live At Leeds ha avuto per chi lo ha ascoltato nel 1970.
Il disco era di sole sei tracce, tre delle quali erano cover: Shakin 'All Over di Johnny Kidd , Summertime Blues di Eddie Cochran e Young Man Blues di Mose Allison - insieme a Substitute, My Generation e Magic Bus . Non era breve,  My Generation era lunga 16 minuti e comprendeva frammenti di See Me, Feel Me, Listening To You, Underture, Naked Eye e The Seeker , mentre Magic Bus durava di sette minuti e mezzo.  Ma era semplice, crudo, brutalmente forte per il tempo , presentato in una scarna copertina marrone.  Tommy aveva cambiato radicalmente la vita del gruppo: per promuovere l'album nel 1969, gli Who avevano fatto un lungo tour mondiale e  deciso di registrare gli spettacoli per un album dal vivo. Quando sono tornati, Bob Pridden, il loro ingeniere del suono ha saggiato i nastri per tre settimane e ha riferito che erano tutti molto buoni, ma non sapeva da dove cominciare. Con una scadenza incombente, è stato deciso che il modo più semplice per concludere la cosa fosse registrare due spettacoli il weekend di San Valentino - a Leeds e Hull.
Dopo mesi passati a suonare un'opera rock, la band era al culmine e pronta a scatenarsi.
Hull avrebbe dovuto essere la registrazione dal vivo, con il Leeds come riscaldamento e back-up. E la band ricordava che Hull era il migliore dei due spettacoli, con il municipio che offriva un'acustica più calda. ma c'era un problema: il basso di John Entwistle mancava completamente dalla registrazione di Hull,quindi ripiegarono per il concerto di Leeds. Tutta la forza del gruppo è stata catturata su un disco, la loro ferocia e potenza non hanno eguali. Townshend e Entwistle brillano,Daltrey ha una gran voce ma la vera stella è Moon, che si schianta sulla batteria come fosse posseduto. Registrato come un bootleg, senza sovraincisioni, con suoni in presa diretta, rumori e dialoghi col pubblico, questo è uno dei pochissimi dischi da cui si può percepire l´energia di un vero concerto, e se le armonie slanciate dei membri della band non sono sempre assolutamente perfette, beh, è ​​un album dal vivo, e non dovrebbe  essere  perfetto. I punti salienti di questo album sono molti. "Heaven and Hell" spinge il disco con forza, con i potenti accordi di Pete Townshend, gli energici arpeggi di basso di John Entwistle e la batteria selvaggia di Keith Moon che si fondono perfettamente. Mi piace la versione leggermente rallentata di "I Can not Explain", il cambio di ritmo in "Fortune Teller" mentre la canzone accelera, passa da Townshend a Roger Daltrey alla voce in "Tattoo","My Generation" diventa un medley blues, con estratti di varie canzoni di "Tommy". Live at Leeds cattura una band nei suoi anni "affamati e arrabbiati",Young Man Blues, Substitute, Summertime Blues e Shakin 'All Over definiscono praticamente tutto ciò che il rock live dovrebbe essere.Un disco dove traspare l' affiatamento della band ,la loro energia strabordante e le improvvisazioni geniali,con un suono ignorante e purissimo allo stesso tempo. Chitarra, basso, batteria. Non serve altro.

domenica 2 giugno 2019

Easy Rider e salvia in tempura.



Ricevere dei fiori  fa sempre piacere, soprattutto se accade senza una ragione precisa. Solitamente chi li regala conosce i gusti di chi gli sta accanto, se i lui o lei amano le rose, o le margherite o magari le orchidee. A me piacciono le piante aromatiche!  Il mio compagno lo sa e qualche giorno fa è arrivato a casa con un enorme bouquet composto da rosmaino, maggiorana, timo e salvia con delle foglie giganti. Aveva un profumo buonissimo che ha invaso la cucina. Per ringraziarlo ho preparato come antipasto delle foglie di salvia fritte in tempura, una tecnica giapponese per realizzare un fritto croccante e leggero. Per una pastella perfetta, basta miscelare acqua frizzante gelata e farina, meglio se di riso. Anche gli ingredienti da friggere devono essere freddi e tenuti in frigorifero fino al momento dell’uso, così la differenza di temperatura con l’olio caldo sigillerà la pastella, renderà la frittura leggera e non assorbirà olio.

Ingredienti

  • 1 mazzetto di salvia (circa 30 foglie grandi) 
  • 100 gr  farina di riso 
  • 100 gr di acqua gasata (molto fredda) 
  • Sale q.b.
  • Olio di semi di girasole q.b.

          Lavate le foglie di salvia , asciugatele e mettetele in frigo. Preparate la pastella  mescolando velocemente 100 g di farina di riso e 100 g di acqua gasata freddissima. La pastella deve risultare fluida. Mettete anche questa a riposare in frigorifero per 30 minuti circa.
          Scaldate l’olio che deve raggiungere la temperatura di 180°C, (se non avete un termometro da cucina , versate una goccia di pastella nell'olio bollente e se si gonfia è pronto). Prendete le foglie di salvia e immergetele una ad una nella pastella e poi friggetele, rigirandole con una pinza da cucina. Basteranno pochi minuti e la vostra salvia in tempura sarà pronta, dovrete solo aggiungere un pizzico di sale..e andare a mettere sull'altro piatto questo disco..

          Song: "Born To Be Wilde" Steppenwolf



          01. The Pusher – Steppenwolf
          02. Born To Be Wild – Steppenwolf
          03. I Wasn’t Born To Follow – The Byrds
          04. The Weight – The Band
          05. If You Want To Be A Bird – The Holy Modal Rounders
          06. Dont’ Bogart Me – Fraternity of Man
          07. If Six Was Nine – The Jimi Hendrix Experience
          08. Kyrie Eleison Mardi Gras – The Electric Prunes
          09. It’s Alright Ma (I’m Only Bleeding) – Roger McGuinn
          10. Ballad Of Easy Rider – Roger McGuinn

          Se pensiamo alle scene classiche del cinema che rimangono fotografate nella nostra mente, è difficile battere Peter Fonda e Dennis Hopper mentre ruggiscono lungo l'autostrada sulle loro Harley  all'inizio di Easy Rider .
          La scena è spinta dall'inno hard rock degli Steppenwolf "Born to Be Wild". L'esplosivo abbinamento di immagini e suoni attira il pubblico in un selvaggio viaggio attraverso la Route 66. Il 1969 rappresentò la fine degli anni '60 in più di un modo. Mentre Woodstock è arrivato a simboleggiare amore e pace, il concerto gratuito di Altamont ha distrutto il movimento hippie a causa della morte di Meredith Hunter per mano degli Hells Angels. I Beatles iniziarono l'anno con il loro famigerato concerto sul tetto, ma  quell'autunno, John Lennon aveva ufficialmente deciso di rompere il gruppo. Mentre Lennon stava scrivendo "Give Peace a Chance", Charles Manson uccise Sharon Tate e altri oltre Atlantico. Nel mezzo di tutto questo cambiamento e caos, Easy Rider è uscito nei cinema. Un film  diretto da Hopper e prodotto da Fonda, due giovani cineasti ribelli dell'epoca che hanno scelto di lavorare fuori dal sistema di studio holliwoodiano. Il film segue Wyatt, in arte "Captain America" (interpretato da Fonda)  e il suo amico Billy (Hopper) nel loro viaggio sulla Route 66. La coppia viaggia da Los Angeles a New Orleans per celebrare il Mardi Gras, quindi dirigersi verso la Florida per andarsene in pensione. Lungo la strada incontrano hippies, rednecks e George Hanson (interpretato da Jack Nicholson), un avvocato rampante che si unisce a loro. Uno degli aspetti pionieristici di Easy Rider è proprio la sua musica. Le colonne sonore di Hollywood fino ad allora erano di solito una colonna sonora strumentale o una raccolta di canzoni scritte appositamente per un film. E "Il Laureato" dell'anno precedente includeva una manciata di canzoni di Simon & Garfunkel per mettere in luce l'alienazione del protagonista. Easy Rider invece usava canzoni rock contemporanee - molti già successi - come colonna sonora. Inizia con "The Pusher" degli Steppenwolf, con Capitan America che riempie il suo serbatoio di carburante con del denaro “guadagnato” da un affare di droga aggiungendo un livello visivo al significato del brano. "Born To Be Wild"  parla di una grande avventura. Quali immagini migliori per sostenerlo, piuttosto che i corpi dei due bikers che iniziano la loro avventura in tutto il paese?  Con le tastiere in stile Doors e uno dei riff di chitarra più pesanti che escono dal decennio, "Born To Be Wild" rifugge la responsabilità dell'open soundtrack per la possibilità di "esplodere nello spazio". Successivamente, "The Weight" di The Band riproduce le scene dei due cavalieri che si muovono attraverso il deserto con un passeggero che hanno raccolto. Mentre il sole tramonta sul territorio roccioso, il brano crea una sensazione di comunità. Funziona per l'ideale hippie di tutti coloro che vivono insieme in pace e condividendo ciò che possono. Il brano successivo, "Was not Born To Follow", di The Byrds, esemplifica uno dei problemi di questa filosofia di vita con questa riflessione : “ognuno ha i propri obiettivi personali per quello che vuole essere la sua vita. Vivere in una comunità che condivide tutto non lascerebbe nulla per l'individuo. Anche "If 6 was 9" di Jimi Hendrix mostra questo problema in quanto Hendrix afferma di avere un "mondo tutto suo da vivere"."If You Want To Be A Bird” degli  Holy Modal Rounders è un brano psichedelico che descrive  un cattivo modo di viaggiare con l' acido. Il pianoforte suona fuori dalla chiave e le voci suonano come se fossero urla di  ubriachi dal fondo di un pozzo. Durante il film, George Hanson (Jack Nicholson) si è unito ai due motociclisti mentre continuano a muoversi attraverso il paese. La canzone è perfetta perché dove Hanson vorrebbe avere la libertà che i due bikers hanno, non può uscire dal suo guscio abbastanza da farlo davvero.
          Anche se molte delle tracce finora hanno avuto un senso di speranza degli anni '60 per il futuro, il brano di Bob Dylan "It's Alright Ma (I'm Only Bleeding)" non ne contiene. Un cinico racconto dei problemi del mondo segue nei prossimi cinque minuti di canzone. Ormai, l'inverno del 1969 è iniziato e i cambiamenti culturali del decennio si sono fermati. Il viaggio è stato un fallimento, poiché i protagonisti non hanno trovato il lato spirituale che stavano cercando. La canzone è resa ancora più tragica dal momento in cui il loro viaggio finisce violentemente quando il duo viene ucciso sulla strada. C’è un aneddoto dietro alle canzoni di Dylan: Hopper voleva chiudere il film con 'It's Alright Ma' di Dylan". Il problema era che  Dylan pensava che la canzone fosse pretenziosa e non poteva essere messa  alla fine del  film. Oltretutto Dylan disse a Hopper che il film non sarebbe dovuto finire così, con la morte dei protagonisti. Nonostante questo decise di scrivere appositamente “The Ballad Of Easy Rider”, per omaggiare degnamente un film bellissimo, che guardo sempre molto volentieri, sognando di poter vedere un giorno quelle strade, magari proprio cavalcando un Harley!