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venerdì 16 ottobre 2015

Zuppa autunnale.


È indubbiamente arrivato l'autunno e con i primi freddi i primi malanni..ed eccomi bloccata a casa con la febbre da una settimana con il desiderio di qualcosa di caldo che mi restituisca l'energia perduta. In dispensa avevo ceci e fagioli rossi in scatola e ho pensato di preparare una zuppa aggiungendo a questi i funghi e la zucca.Ne è nato un piatto caldo e confortante, prprio quello di cui avevo bisogno!

Ingredienti:

  • 300 gr ceci lessi
  • 250 gr fagioli lessi
  •  Un gambo di sedano
  • Una carota media
  • Mezza cipolla bianca
  • 50 gr di funghi champignon
  • 50 gr di zucca
  • 500 ml brodo vegetale
  • sale, pepe, olio
  • Peperoncino in polvere

Tempo di preparazione: 45 minuti
Preparazione:
In una pentola abbastanza capiente e mettere la cipolla tritata ad imbiondire in un filo di olio; non appena avrà iniziato a prendere il colore ambrato, aggiungete anche la carota sbucciata e tagliata a cubetti e il sedano tagliato a listarelle.Quando il soffritto sarà pronto, aggiungete il brodo vegetale insieme ai legumi e proseguite con la cottura per 15 min poi aggiungete la zucca tagliata a dadini e i funghi e continuare a cuocere finché non saranno morbidi. Togliere un mestolo della zuppa e passarla nel mixer, in modo da formare una crema che abbia anche i legumi interi al suo interno. Quando la zuppa sarà pronta, provvedete aggiustando con un pizzico di sale e pepe e con un filo di olio crudo. Ultimate il tutto condendo con un pizzico di peperoncino. Servite ancora bollente, meglio se accompagnata da fette di pane casereccio oppure pane integrale..bon apetit!

Song:"Dancing barefoot" Patty Smith


Jeanne Hébuterne fu la devota moglie e musa di Amedeo Modigliani. I due si conobbero nel 1917, quando lui era già un pittore affermato  e lei, invece, una pittrice in erba poco più che maggiorenne. Il loro, fin da subito, fu un amore travolgente, senza riserve, così totalizzante che da quel momento Jeanne diventò pressochè l'unica musa artistica del genio livornese. Il quale, come spesso accade ai geni, conduceva una vita sregolata e sempre al limite, incapace di gestire, senza farsi travolgere, un trasporto artistico incompatibile con i ritmi cadenzati della quotidianità. Fu una meningite tubercolotica a condannare Modigliani che, già minato nella salute dai continui eccessi alcolici, morì all'alba del 24 gennaio 1920, all'età di soli trentacinque anni. La Hébuterne, che era al nono mese di gravidanza, restò a fiancodel marito fino all'ultimo. Il giorno dopo, in preda a una disperazione inconsolabile, aprì la finestra dell'appartamento dei genitori, dove era stata ospitata, e si gettò nel vuoto. Morì sul colpo insieme alla creatura che portava in grembo. Ora Amedeo e Jeanne riposano, uno a fianco all'altra, nel cimitero parigino di Pere Lachaise. Sulla sua tomba scrissero: “Devota compagna fino all'estremo sacrificio”. A lei si ispirò Patti Smith per scrivere nel 1979 “Dancing Barefoot”, splendida canzone contenuta in “Wave”. Il testo si nutre di questo bellissimo senso di possesso, quello che Prevert chiamava la reciproca nuda proprietà, ovvero il dono di donarsi vicendevolmente in amore…

domenica 30 agosto 2015

Spaghetti alla feta, pomodoro e pesto.


Ricetta velocissima di fine estate..potete usare la pasta che preferite, io solitamente la preparo con un tipo un po’ruvido, così il condimento rimane ben amalgamato alla pasta. Attenzione al sale! La feta e il pesto sono due ingredienti molto saporiti quindi vi consiglio di assaggiare il sugo prima di salario.

Ingredienti:
400g spaghetti ruvidi di grano duro
10 pomodorini di Pachino
100g feta greca dop
2 cucchiai di pesto
Un cucchiaino di menta essiccata.
sale marino iodato grosso

Cuocete la pasta in acqua bollente leggermente salata, per il tempo necessario indicato sulla confezione Lavate i pomodorini e tagliateli a pezzettini molto piccoli. Passateli in padella con uno spicchio d’aglio tagliato a pezzettini e quando appassiscono unire i due cucchiai di pesto e la feta sbriciolata. Cuocere per cinque minuti amalgamando tutto con un mestolino di acqua di cottura della pasta .  Scolate la pasta e fatela saltare in padella con il condimento ottenuto per qualche minuto aggiungendo una spolverata di menta essiccata…bon appetit!



The Beatles “I am the walrus”
Si tratta di uno dei brani piu assurdi e geniali scritti da John Lennon, pubblicato su “Magical Mystery Tour” nel 1967 e scritto dopo aver saputo che un insegnante della sua vecchia scuola faceva analizzare i testi dei Beatles ai suoi studenti. Così decise di metterli in difficoltà, realizzando il più folle guazzabuglio testuale di tutta la storia del pop-rock. Cominciò con unire tre diverse idee alle quali stava lavorando ma che non sembravano destinate a trasformarsi in altrettante canzoni : la prima l’aveva scritta dopo aver sentito il suono della sirena della polizia, iniziava con le parole “Mr city police man” e poi partiva la sirena; la seconda era melodia pastorale che descriveva l'autore immerso nella quiete di casa sua; la terza era un nonsense che parlava della bellezza di star seduto sopra un cornflake. Poi inserì una vecchia filastrocca senza senso che li divertiva da bambino, prese in prestito il tricheco (walrus) da una poesia di Lewis Carroll , inventò alcuni termini come “crabalocker” e “texpert” e alcune immagini che prendevano in giro Allen Ginsberg –è lui il Pinguino elementare che canta “hare khrisna”- e shakerò tutto, commentando: “ E adesso vediamo cosa diranno gli studenti”!