I cavolini di Bruxelles sono una verdura nutriente e versatile. Abbondano di vitamine (C e K) e contengono antiossidanti che ci aiutano a prevenire le malattie cancerogene. Grazie alla presenza di solfuro i cavolini eliminano anche le tossine dal nostro corpo. Ve li propongo come piatto unico, in insalata, accompagnati da arance e frutta secca..
Ingredienti:
- 150 gr cavolini di Bruxelles
- 60 gr insalata mista
- 1 arancia
- 1 spicchio d'aglio
- 2 cucchiai di granella di noci, nocciole e mandorle
- Un cucchiaio di uvetta.
- Sale
- Olio extravergine d'oliva
Lavare i cavolini e tagliarli a metà. Tagliare l'aglio e metterlo a scaldare in padella con un filo d'olio, dopo qualche secondo aggiungere i cavolini, il sale e farli rosolare per un minuto. Tagliare l'arancia, spremerne metà e aggiungere al succo mezzo bicchiere d'acqua. Versare il succo ottenuto nella padella, far sfumare, abbassare la fiamma e coprire con un coperchio. Cuocere i cavolini fino a che il succo non si è consumato (devono rimanere comunque croccanti) e a fine cottura aggiungere i cucchiai di granella mista e l'uvetta. Amalgamare bene il tutto e trasferire in un piatto aggiungendo l'insalata, l'altra metà dell'arancia sbucciata e tagliata in piccoli pezzi, olio e sale...
Ecco una delle canzoni dei Kinks che amo di più, un piccolo capolavoro di tre minuti che è riuscito a fondere le necessità commerciali di una single hit con uno stile personale e intimista. Waterloo Sunset nasce come tributo a Londra : Ray Davis scrive della sua città e della zona a cui lo legano molti ricordi. Da ragazzino aveva subito una tracheotomia nell’ospedale di St. Thomas e le infermiere lo accompagnavano su un terrazzo a guardare il Tamigi. Da studente attraversava il ponte di Waterloo ogni giorno per raggiungere l'istituto d'arte a Croydon,; i suoi genitori lo portavano lì da piccolo a guardare lo Skylon, la grande torre costruita per il Festival of England. E la scrive anche pensando alla sua ex moglie Rose, e ai sogni sul futuro che immaginava con lei quando passeggiavano in riva al Tamigi. Il testo della canzone descrive un narratore solitario mentre osserva (o immagina) due amanti, tali Terry & Julie, che attraversano un ponte, e malinconicamente riflette sulla coppia, il Tamigi, e la Waterloo Station. I due innamorati riescono ad essere felici anche in mezzo allo squallore. Si è spesso detto che il brano fosse ispirato alla storia d'amore tra due celebrità inglesi dell'epoca, gli attori Terence Stamp e Julie Christie. Ray Davies negò assolutamente questa ipotesi nella sua autobiografia e ribadendo nel corso di un'intervista del 2008: «Si trattò di una fantasia su mia sorella e il suo ragazzo che dovettero emigrare per cercare fortuna all'estero». In un’intervista a Rolling Stone, suo fratello Dave Davis ha dichiarato che Ray sentiva questa canzone come una pagina del suo diario personale, ed era riluttante a condividerla col gruppo proprio perché la considerava troppo intima. Non arriverà al n.1 in Gran Bretagna ma resterà una delle canzoni più amate nel mondo del rock: Pete Towshend l'ha definita ‘divina, un capolavoro”, David Bowie, Perer Gabriel, Elliot Smith ne hanno realizzato una cover, Damon Albarn e Paul Weller la considerano la loro canzone preferita. Nel 2004 un sondaggio di una stazione radiofonica la proclamò la miglior canzone su Londra, mentre Time Out la dichiarò “l'inno della città” .