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giovedì 2 giugno 2016

Spaghetti integrali ai fiori di zucca


Amo moltissimo i fiori di zucca, cucinati in tutti i modi. Per una versione "veg" di questa ricetta basta sostituire il caprino con la besciamella di soya..

Ingredienti:
  • 320 g di spaghetti integrali 
  • 6 fiori di zucca
  • 200 g di caprini freschi
  • 100 gr di mandorle pelate
  • qualche stelo di erba cipollina
  • olio extravergine d'oliva
  • sale, pepe

 Pulite delicatamente i fiori di zucca con un panno umido, apriteli e staccate i pistilli senza rovinare i petali.
Mettete i caprini nel frullatore, unite un cucchiaio d'olio e le mandorle, frullate fino a ottenere una crema omogenea, aggiungete una  macinata di pepe e metà dell'erba cipollina, mescolate delicatamente e tenete da parte
 Cuocete gli spaghetti in acqua bollente salata, scolateli al dente, lasciandoli un po'  umidi. In una padella travasate gli spaghetti, la crema di caprino e mandorle e i fiori di zucca tagliati a listarelle, mettete sul fuoco qualche secondo e amalgamate il tutto. Servite con una macinata di pepe e un filo d'olio...

Song: "Wilde Horses" Rolling Stones


Wild Horses è la terza traccia di Sticky Fingers, nono album dei Rolling Stones, pubblicato nel 1971.
Ovviamente, come per molte altre canzoni degli Stones a cavallo dei '60 e '70 e in particolare per quelle di questo album, la sgraziata signora da cui nessuna forza potrà strappare il protagonista, per molti non può che essere la droga.
Ma invece può essere anche un amore contrastato, un amore che fa male ma da cui non ci si può staccare, ma che non si perde la speranza di poter domare, prima o poi. Come pare sia stata l'ispirazione vera per Jagger (anche se la canzone era stata abbozzata da Keith Richards): Marianne Faithfull che, uscita da un coma per eccesso di stupefacenti (probabilmente l'esperienza da lei vissuta e narrata nella sua canzone Sister Morphine, poi inclusa in questo stesso album), pronuncia proprio questa frase di amore invincibile.  Come sempre, nell'ambiguità dei significati sta la forza delle migliori canzoni.
Anche musicalmente gli Stones erano al loro top, grazie all'apporto del valente chitarrista Mick Taylor alla lead guitar (qui alla chitarra acustica) e di Ian "Stu" Stewart, il 6° Stones, al piano e alla supervisione della produzione.