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domenica 19 agosto 2018

Medaglioni di zucchine al brie.





Sono appena tornata da una vacanza a Collagna, in provincia di Reggio Emilia e mi sono portata a casa le verdure dell'orto di un signore molto gentile che me le ha regalate un pomeriggio in cui passavo davanti a casa sua con la mia famiglia per una passeggiata: abbiamo chiacchierato qualche minuto e poco dopo ci ha offerto zucchine, pomodori e insalata. Questo gesto incredibilmente gentile ha ispirato la ricetta di questa domenica!

Ingredienti:
  • 2 zucchine grandi
  • 2 pomodori
  • 1 fetta di formaggio brie (125 gr)
  • 2 bicchieri di farina
  • 1 bicchiere d'acqua
  • 1 uovo
  • Sale, pepe
  • Olio di semi

Lavare e spuntare le zucchine tonde. Tagliarle a fette non troppo spesse nel senso della larghezza. Metterle in uno scolapasta con una manciata di sale,  girarle e tenerle sotto peso per circa 30 minuti. Preparare la pastella: in una ciotola sbattere l’uovo con l’acqua, il sale e il pepe. Incorporare la farina setacciata e mescolare il tutto con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo, con una giusta consistenza. Eliminare l’acqua di vegetazione in eccesso dalle zucchine pressandole con le mani e tamponarle con carta cucina o un canovaccio pulito. Preparare i medaglioni: tagliare a fettine il brie e i pomodori, farcire una fetta di zucchina con fettine sottili di brie e pomodoro , poi ricoprire con un’altra fetta di zucchina. Fermare con uno stecchino, continuare a fare gli altri medaglioni e adagiarli su di un vassoio.Far scaldare abbondante l’olio in un tegame capiente.Immergere uniformemente i medaglioni nella pastella uno per volta ed eliminare lo stecchinoFriggerli  sino a quando risulteranno ben dorati da ambo i lati. Disporli su di un piatto con carta assorbente senza sovrapporli, tamponare con altra carta.Aggiustate di sale servirli caldi o tiepidi..



Stavo finendo di scrivere alcuni pensieri su un altro artista quando mi è arrivata la notizia della scomparsa di Aretha Franklin..la mente è volata all’ultima volta che ho ascoltato un suo vinile: era l’8 marzo e mi trovavo a “Il Poggio” per una serata di storytelling tutta al femminile. Sul finire di quella che è stata un’occasione veramente speciale ho messo sul piatto il 45 giri di “ (You Make Me Feel Like) A Natural Woman”.. dopo la prima strofa la mia cara amica Enrica, bravissima cantante, si è “unita” al coro di Erma e Carolyn e da quel momento si è creata la magia: tutte le donne presenti in sala hanno iniziato a cantare regalandomi un’emozione infinita. Perché in quel momento c’era un po’ di Aretha in ognuna di noi..Aretha Franklin lascia un'eredità di inni indelebili che hanno risuonato profondamente con le donne celebrando la loro forza e individualità. Aretha era emotivamente complessa, una donna che amava il suo stato da diva ma le cui vulnerabilità e insicurezze venivano celate dalla sua immagine pubblica forte e sicura di se. Il suo successo pubblico mascherava una vita privata piena di turbolenze e perdite, creando un personaggio intrigante guidato da forze contrastanti: lady soul era sfacciata ma naturalmente timida, scaltra ma introversa, fiduciosa ma spericolata.
Quell'umanità profonda e complicata ha impregnato la sua musica di autenticità. Il canto di Aretha Franklin, intriso di sentimento e eseguito con abilità virtuosistiche, si è spostato senza interruzioni tra gli stili: gospel, soul, pop, blues, R & B, jazz, persino l'opera
La sua voce potente era incendiaria, capace di fieri voli e di note celesti che ti entrano sotto la pelle e ti prendono l’anima.. dal grido imperioso alla carezza divina, è riuscita a disegnare di volta in volta un'alchimia personale, un ritmo acuto che da i brividi. Anche se la potenza propulsiva lasciò la sua voce negli anni successivi, rimase più espressiva che mai, e le sue esibizioni dal vivo continuarono a guadagnare consensi dalla critica..e il 16 agosto è entrata a far parte della costellazione dei miti scomparsi, lei che mito lo era già in vita. Arrivederci cara Aretha e grazie di avermi aiutato a diventare “A Natural Woman”.





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