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sabato 14 gennaio 2017

Vellutata di ceci al latte di cocco


Ascoltando i Beatles nel loro periodo “mistico” mi è venuta voglia di provare questa zuppa orientale.In India i legumi sono conosciuti con il nome “Dal“. Di Dal ce ne sono di diversi tipi, come da noi ci sono varie tipologie di cece (nero, giallo), di lenticchia (nera, verde, rossa), di fagiolo (bianco, rosso, con l’occhio ecc.). Si classificano in base al colore, alla grandezza, alla forma e alla lavorazione (decorticati o meno). Questa minestra è a base del mio legume preferito, il cece. Per la ricetta si usa il “Chana Dal”, che altro non sono che ceci decorticati, ovvero senza la loro pellicina. Non c’è bisogno della confezione di “Chana Dal”, basta avere dei ceci decorticati oppure per farla in manuera più rapida vanno benissimo i ceci lessati in scatola

Ingredienti
  • 250 gr. di ceci già lessati
  • 1 carota
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 piccola cipolla
  • 250 gr. di latte di cocco
  • 500 ml. di brodo di verdura
  • 1 cucchiaino da tè di zenzero fresco grattugiato
  • 1 cucchiaino da tè di curcuma
  • 1 cucchiaino da tè di cumino in polvere
  • ½ peperoncino verde privato dei semi e tagliato a rondelle
  • 1 cucchiaino da caffè di succo di lime
  • Due foglie di cavolo nero
  • Una carota viola
  • Sale

Sbucciate la cipolla e l’aglio e tritateli finemente. Pelate la carota e tagliatela a pezzettini. Scaldate un cucchiaio abbondante d’olio in una pentola con fondo antiaderente, aggiungete la cipolla e l’aglio e rosolate fino a che iniziano a diventare trasparenti, allora aggiungete i ceci, la carota, la curcuma, il cumino, il peperoncino  e il brodo. Cuocete per 20 minuti a fiamma moderata. Togliete la pentola dal fuoco, aggiungete il latte di cocco e lo zenzero e frullate il tutto con un frullatore ad immersione, non rendete, però, troppo fine il composto, qualche cece si deve rimanere intero per dare corpo alla zuppa. Aggiustate di sale e di pepe, insaporite con il succo di lime e servite la zuppa ben calda. Tagliate a striscioline il cavolo e  grattugiate la carota viola a julien.  Mettete sul fuoco una padella antiaderente e fatela scaldare poi tostate leggermente il cavolo e le carote e poi mettetele su ogni piatto di zuppa..

Song: "Dear Prudence" The Beatles

Ieri mi è arrivato "The Beatles" (White album) e ascoltando questa meraviglia assoluta mi è venuta voglia di scrivere qualcosa su “Dear Prudence”, la seconda canzone della prima facciata di uno dei due dischi del disco e fu la seconda canzone registrata con Paul alla batteria  in assenza di Ringo Starr che dopo un diverbio tra i due a proposito di un passaggio di batteria, abbandonò i Beatles per una pausa di riflessione in Sardegna con la famiglia..(tornerà dopo un mese accolto in studio da uno striscione con la scritta “Welcome back”!)
Questa canzone nacque in India ed è connessa a un episodio accaduto s Rishikesh. Protagonista è Prudence Farrow, sorella della celebre Mia, che si trovava all’ashram del Marharishi. Prudence era fermamente decisa ad approfondire il più possibile la meditazione, a sperimentarla abbastanza per poterla successivamente insegnare ma esagera e resta per settimane chiusa nella sua stanza, come in trance. Paul, John , George e Pattie Boyd facevano a turno per andare a trovarla e parlarle ma in vano. Stava per impazzire e alla fine John e George riuscirono a tirarla fuori e George le disse che avevano scritto una canzone su di lei..
"Dear Prudence, won't you come out to play
Dear Prudence, greet the brand new day
The sun is up, the sky is blue
It's beautiful and so are you
Dear Prudence won't you come out and play"
Prudence ne fu estremamente lusingata ma la ascoltò finché non uscì nell’album..



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