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domenica 10 settembre 2017

Crostata vegan con marmellata di fichi e noci.



Non ho mai pensato all'autunno come a una stagione triste. Le foglie morte e le giornate che si fanno via via più corte non mi hanno mai evocato la fine di qualcosa, piuttosto l'attesa del futuro. Anche quando piove. In quei momenti non provo malinconia, né la sensazione del tempo che passa. Tutto mi pare possibile.”..questa frase del libro di Modiano "Nel caffè della gioventù perduta" descrive perfettamente il mio stato d'animo in questo periodo dell'anno..e per festeggiare un nuovo inizio vi regalo una ricetta vegan tutta da provare!

Per la pasta frolla vegan:

  • 500 farina 00
  • 150 zucchero di canna
  • 1 cucchiaio di amido
  • 120g di olio di semi
  • 1 pizzico di sale
  • cannella qb
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 200 ml circa di latte vegetale

Per la farcitura:
  • 300 gr marmellata di fichi
  • 30 gr noci sminuzzate grossolanamente

 Prima di tutto preparare la frolla mettendo in una ciotola tutti gli ingredienti secchi: farina, zucchero, amido,  lievito, sale e cannella. Unire tutto l’olio agli ingredienti secchi e mescolare in modo da far assorbire l’olio. Iniziare ad aggiungere il latte vegetale, fino ad ottenere una consistenza morbida e non appiccicosa. Impastare bene, prima nella ciotola, poi sul piano da lavoro, fino ad ottenere una bella pallina liscia e omogenea. Avvolgere nella pellicola trasparente e lasciar riposare in frigo per almeno un’ora. Trascorso il tempo indicato stendere la pasta su un foglio di carta forno in una sfoglia sottile e foderate lo stampo (24-26cm) avendo cura di farla aderire bene a tutti gli angoli e bordi. Quindi eliminare l’eccesso con un mattarello e riempire con la marmellata e le noci sbriciolate. Risvoltare il bordo e infornare a 175° per circa 30 minuti.

Song:"Somebody To Love" Jefferson Airplane.


Grace Slick, è sinonimo di Jefferson Airplane. Ironia della sorte, Grace non era un membro originale della band ma l'importanza della sua presenza per ogni fase del gruppo non può essere sottovalutata. "White Rabbit", "Somebody to Love" che ha scritto, hanno contribuito a definire non solo Jefferson Airplane ma anche l'acid rock era. Come una delle prime rock star femminili, Grace ha aiutato a ridefinire il ruolo della donna nella musica moderna come più di un semplice simbolo di sesso sostenuto da una band.Il secondo album di Jefferson Airplane, Surrealistic Pillow è stato un pezzo innovativo di psichedelia rock-folk, e ha avuto una risonanza in tutto il mondo. I Jefferson Airplane non possono essere a considerati pionieri della sperimentazione ma hanno avuto un ruolo non secondario nel traghettare il movimento da ristretta élite a movimento giovanile di massa. Da un lato tutti i loro brani appaiono veri e propri inni generazionali; un pò per i testi, un pò per la voce di Grace Slick – potente e maestosa – quindi perfetta per il formato “inno”. Dall’altro lato diventano veri emblemi del movimento anche per le critiche feroci di vari politici conservatori che guardavano con sospetto – se non addirittura con paura – ai Jefferson Airplane, ai loro espliciti riferimenti all’uso dell’LSD, al loro “legittimare” culturalmente un modo totalmente “altro” di intendere la vita, la libertà, la guerra, i rapporti tra cittadino e stato. Questo li rendeva ai loro occhi, non uno straordinario esempio di libertà artistica, ma uno strumento diabolico di corruzione delle menti dei giovani. Questi motivi – insieme ad altri – hanno legato i Jefferson Airplane a tutto il movimento di San Francisco. Se il primo album, Take Off, appare ancora tanto legato al classico folk-blues rock da non sembrare essere capace di tracciare nuove vie, con Surreallistic Pillow le cose cambiano. L’arrivo della cantante dei Great Society ,Grace Slick ,il ruolo maggiore avuto da Kaukonen rispetto a Balin, rendono l’album il loro primo vero capolavoro e il primo passo verso l’incoronazione a simbolo di un’intera generazione. Undici brani in cui si nota chiaramente che i Jefferson Airplane sanno suonare davvero. Si può affermare che da un punto di vista tecnico l’accoppiata chitarra-basso formata da Kaukonen-Casady non ha rivali nelle varie scene americane. L’ingresso di Grace Slick con la sua voce possente apre nuove strade e rende possibile la creazione di brani che – pur non superando i tre minuti – raggiungono una potenza onirica sorprendente. E’ il caso della superba "White Rabbit", che in appena due minuti crea un crescendo che la rende un caso unico e bizzarro di pop psichedelico. Nella sua semplicità è un vero capolavoro; i testi con i chiari riferimenti all’uso dell’LSD sono un simbolo di un’intera stagione musicale e artistica in senso lato. Altro brano di Slick è la celeberrima "Somebody To Love", coinvolgente rock’n’roll che diventa un vero inno della Summer of Love. Magnifici esempi di blues acido sono "3/5 of a Mile in 10 Seconds" e "She Has Funny Cars" che mostrano capacità tecniche e canore fuori dal comune. Più introspettiva e malinconica, ma non meno psichedelica appare "Today" , superlativa, un magico volo etereo, un sogno a occhi aperti, con la chitarra dell'ospite Jerry Garcia. Kaukonen dimostra di essere un chitarrista di altissimo livello con la strumentale " Embryonic Journey" che è un omaggio al maestro John Fahey. "Plastic Fantastic Lover" chiude in modo diverso; ritmi martellanti, andamento lisergico, cantato nevrotico e brevi sovraincisioni. Sembra quasi preludere al loro prossimo album – After Bathing At Baxter’s (1968) – quello che farà superare davvero ai Jefferson Airplane il classico formato canzone e aprire la strada a nuovi confini da oltrepassare.



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