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domenica 4 febbraio 2018

Salmone al cartoccio con arancia e mandorle.




E' un pò di tempo che non posto una ricetta di pesce e questa domenica mi è venuta voglia di proporvene una molto sana e gustosa. Ho cotto questi due tranci di salmone al cartoccio e ho aggiunto cavoletti di Bruxelles, cipolla di Tropea, scaglie di mandorle e succo d'arancia. Questo tipo di cottura permette di mantenere intatte le proprietà nutritive degli ingredienti e conferisce al piatto un' aroma buonissimo!


Ingredienti:

  • 2 tranci di salmone
  • 6 cavoletti di Bruxelles
  • 1 cipolla di tropea grande
  • 1 spicchio d'aglio
  • il succo di un'arancia
  • 3 cucchiai  di mandorle in scaglie
  • sale
  • olio evo
              Accendete il forno a 180°. Preparate il cartoccio stendendo la carta forno sulla lacca. Lavate e tagliate i cavoletti in 4 parti , la cipolla in fette sottili e distribuiteli sulla carta, adagiatevi sopra i tranci di salmone. Salate il tutto e irrorate con il succo d'arancia e e con un filo d'olio. Cospargete di mandorle. Chiudete il cartoccio e infornate per 20 minuti.

              Song: "Land: Horses / Land of a Thousand Dances / La Mer" Patty Smith


              Patti Smith è stata uno dei personaggi più affascinanti della "new wave ". Nata da una famiglia proletaria a Chicago,nel '67 si trasferisce a New York,dove trova più o meno,lo stesso ambiente e le stesse problematiche dei sobborghi di Chicago,ma tutto ampliato,amplificato.A sedici anni ha un figlio che darà però in adozione,lavora saltuariamente come commessa,operaia,ha i primi approcci con la musica come recensore per il settore giovani con la rivista Creem,coltiva la sua grande passione per le poesie e tra il '71 e il '73,pubblica tre raccolte: Seventh,Kodak e Witt.Musicalmente è cresciuta ascoltando gli Stones,Hendrix,Iggy e gli Stooges,Dylan,attraverso l'amore per Morrison ed i Doors,si è appassionata al surrealismo. Comincia a maturare dentro se,l'idea di unire le sue grandi passioni,il rock e le poesie,l'idea di musicare i testi che scrive.Sua guida spirituale,che la aiuterà producendo il suo esordio discografico,”Horses”, è l'ex Velvet John Cale. Un album di debutto col botto, a partire dalla copertina di Robert Mapplethorpe, suonato con la leggenda dell'epoca del CBGB Tom Verlaine alla chitarra. Nello studio di registrazione Cale ha fatto la cosa migliore che poteva fare come produttore: ha catturato l'essenza grezza delle esibizioni dal vivo di Smith in quel momento - la combinazione grezza di poesia, canto sciamanico e brivido del rock 'n' roll. Horses è un disco che parte dai simbolismi,la Smith identifica l'umanità con i cavalli e l'album,è un continuo alternarsi di ambientazioni e di atmosfere,di liriche recitate a mezza bocca,strascicate,per esplodere poi,in emissioni vocali potenti,gutturali,strozzate.I temi riguardano la vita di tutti i giorni,fatti di vita vissuta alternati ad atmosfere allucinate,realtà e irrealtà immerse in atmosfere anfetaminiche.Nella famigerata Gloria dei Them,cantata/recitata in modo stralunato e cupo,vi è inserita una poesia di Patti,che tratta il tema delle credenze cristiane e sottotitolata In excelsis Deo,Redondo Beach,ha come tema il suicidio di una ragazza,raccontato su un ritmo reggae,Birdland è basato su un racconto fantascientifico di Reich,viene improvvisata in studio,è la voce di Patti a farla da padrone,lo strumento pricipale,come del resto,in quasi tutto l'album.La band che accompagna la Smith è formata, oltre che da Verlaine, da Lenny Kaye alla chitarra,Richard Sohl al piano e tastiere,Iva Kral al basso,Jay Dee Daugherty alla batteria,John Cale al basso,Allan Lanier(dei Blue Oyster Cult) alla chitarra.La band si impone di suonare leggermente in secondo piano,un sottofondo creato appositamente per mettere in risalto la voce di Patti e le sue liriche.In Horses,ci sono ballate new-wave come Kimberly con in particalare evidenza le tastiere,in Break it up è la straziata chitarra di Verlaine a porsi all'attenzione,dal disco emergono dal passato gli echi dei Velvet,il brano Land,diviso in tre parti,con il crescendo isterico della parte intitolata Horses che rimanda all'interpretazione di Horses latitudes dei Doors,una seconda parte più improntata al rock,remake della hit dei '60 Land of a thousand dances,mentre la parte conclusiva,intitolata La mer(de) è cantata/recitata dalla Smith in modo quasi sussurrato,il brano è ispirato al tema della droga(la mer(de)) e ai suoi effetti,tratta di un certo Johnny che viene brutalmente ucciso e che non si sa come,successivamente vive svariate avventure,il finale è anticipato per creare nella storia il senso di scombussolamento e la perdita cognitiva del tempo.Nell'ultimo brano,Elegie,si ha appunto un clima melodico improntato alla solennità,con l'apporto di Lanier che con i toni della sua chitarra,rende del tutto particolari le melodie austere del brano. Horses è stato fonte di ispirazione per molti artisti, uno fra tanti Michael Stipe, che racconta di aver scoperto l’album a quindici anni, comprato per lo scatto di Robert Mapplethorpe sulla copertina  e che una volta finito sul piatto del giradischi lo scosse profondamente :”.. fu come se mi strappassero gli arti e me li riattaccassero in una posizione diversa”. Potere della musica

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