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mercoledì 16 marzo 2016

muffin vegani alle pere.


Muffin vegani  per una colazione energetica e golosa! Questa ricetta è con le pere ma potete aggiungere pezzetti di frutta secca, banane o noci a vostro piacimento..

Ingredienti

  • 300 gr di farina di farro
  • 150 gr di zucchero di canna
  • 1 pera grande
  • 75 gr di cacao amaro
  • 1 bicchiere di olio di semi
  • 1 bicchiere di latte di mandorla
  • 3 cucchiai di cioccolato in scaglie
  • 1 bustina di lievito bio
Accendere il forno a 180 gradi. Tagliate la pera i piccoli cubetti. Setacciate la farina a fontana e poi versate tutti gli ingredienti tranne la cioccolata a scaglie e il lievito.
Fate in modo di ottenere un impasto molto morbido a cui aggiungere la cioccolata in scaglie, i pezzettini di pera e il lievito in polvere. Riponete il composto ottenuto nei pirottini di carta e poi infornate per circa 15 minuti a 180°.

Song: "Dear Mr. Fantasy" The Traffic



 “Dear Mr. Fantasy” è divenuta uno standard delle jam band e coverizzata fra i tanti da Grateful Dead,  CSNY , Jimi Hendrix. Il brano è un possente blues elettrico, ma è nella visione più eterodossa che se ne potesse dare nel 1967, con quei coretti femminei che fungono da intermezzo fra la prima e la seconda strofa. Non c’è un vero ritornello, in quanto la struttura viene dilaniata dagli aspri e incessanti assoli di Winwood . Steve Winwood è un "bambino prodigio" della musica rock: originario di Birmingham,  ha soli 15 anni quando passa dagli standard jazz della Muff Woody Jazz Band (in cui milita anche il fratello maggiore Mervyn, detto "Muff") al beat e al rhythm & blues dello Spencer Davis Group. Stevie è un talento poliedrico : suona il pianoforte, l'organo e talvolta anche la chitarra. Ma ciò che lo rende unico è sicuramente la splendida e precoce voce soul di cui è dotato, incredibile per un ragazzino bianco inglese. Questa rara dote farà la fortuna dei tanti gruppi con cui in seguito suonerà. Nel nuovo mondo dell'English beat, la band fa parlare di sé, guadagna un contratto discografico con la neonata etichetta Island di Chris Blackwell, macina concerti e canzoni memorabili. Su tutte, la leggendaria "Gimme Some Lovin", portata al successo nel 1966 (quando Winwood ha soli diciotto anni).
Steve è scontento: lascia la band per inseguire nuovi interessanti progetti.
Winwood ha bisogno di lasciarsi alle spalle (ma non sarà facile, d'ora in avanti) la pressione che si trova addosso in qualità di leader dello Spencer Davis Group: annoiato di essere il fulcro di una situazione in cui non crede più, decide di aprire le porte a un'esperienza musicale più libera, che includa suoni e ritmi diversi fra loro. Soul, pop, rock, jazz, r&b e tradizione indiana saranno gli ingredienti principali del disco d'esordio. Arriva il momento di reclutare i membri della band, tutti originari di Birmingham, come Winwood: il chitarrista Dave Mason (ex roadie del Group), il batterista Jim Capaldi (ex Hellions e Deep Feeling) e il fiatista Chris Wood, proveniente dai Locomotive. La neonata banda, su consiglio del boss della Island si stabilisce per sei mesi in un vecchio cottage nella campagna inglese del Berkshire con l'obiettivo di provare nuovo materiale.
Il clima si dimostra subito piuttosto teso, con Dave Mason in aperta polemica con Winwood per quello che riguarda la gestione interna del gruppo. Per fortuna la musica non risente affatto dei dissidi, anzi: le lunghe notturne jam session strumentali che fanno da preludio a "Mr. Fantasy" sono fondamentali per costruire il nuovo sound. Nonostante si tratti di una piccola jam, nulla viene lasciato al caso, a partire dai numerosi trattamenti a cui è sottoposta la voce di Winwood, ora metallizzata ora al naturale, ora lontana ora in primo piano.
I Beatles ne prendono spunto l'anno successivo per “Hey Jude”, che nei fatti è una resa pop del pezzo dei Traffic, previa epurazione delle asperità chitarristiche. Fra coloro che coverizzano “Dear Mr. Fantasy” è ormai diventata tradizione farne sfociare il finale in “Hey Jude”, come fosse un unico, naturale flusso...

1 commento:

  1. Tesoro tu sai che sei la mia donna mancata....indovina un pò chi sono? Anche se, a dire il vero, le migliori dichiarazioni te le ho sempre fatte io...ti aiuto: ci vediamo domani

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