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lunedì 21 marzo 2016

plumcake alla farina di nocciole e mele


Rendiamo l'inizio della settimana un pò più dolce con un plumcake!

Ingredienti per uno stampo da 25×11 cm

·3 uova di grandezza media
·125 gr di zucchero
·1 baccello di vaniglia
·75 gr di farina di farro (o 00)
·2 cucchiaini rasi di lievito per dolci
·200 gr di farina di nocciole (o nocciole tritate molto finemente)
·1 mela
·100 gr di cioccolata fondente grattugiata in scaglie

Sbattere le uova per circa un minuto con la frusta elettrica alla massima velocità. Aggiungere mano a mano lo zucchero mischiato precedentemente con i semi estratti dal baccello di vaniglia e continuare a sbattere per circa 2 minuti fino ad ottenere un composto spumoso. Sbucciare le mele e tagliarle a fette molto sottili.  Unire la farina e il lievito e mescolare brevemente alla velocità minima. Unire la cioccolata, le mele e la farina di nocciole  e mescolare il tutto con un cucchiaio di legno. Versare l’impasto nello stampo imburrato e infornare per circa 50 minuti nel forno precedentemente riscaldato a 180 °C (160 se ventilato). Fare la prova dello stecchino e far raffreddare per almeno 20 minuti prima di estrarre la torta dallo stampo..

Song: "Henry Lee" Nick Cave & the Bed Seeds

 Polly Jean è la ragazza con le mani più fredde e le labbra più calde che abbia mai conosciuto.
(Nick Cave)
Come accade in tutte le canzoni di Murder Ballads, la storia che Nick Cave canta in Henry Lee — accompagnato da P.J. Harvey, con la quale all'epoca ebbe una relazione "breve e tormentata", come tramandano le cronache — é quella di un amore che sfocia nel sangue. La ballata a forti tinte gotiche si rifà alla tradizione anglosassone e offre tre punti di vista: quello del narratore, quello di Henry Lee e infine quello della donna respinta per un'altra che accecata dall'amore, colpisce il petto di Henry con il suo piccolo coltello. Per cantare una storia di questo genere non potevano esistere artisti più indicati di Nick Cave e P.J. Harvey: le due voci, ricalcando in crescendo la dannazione dei due amanti, si inseguono per tutto il pezzo in uno spartito che sfugge alla prevedibilità della ballata per finire in un terreno sospeso, ultraterreno. Henry Lee è una canzone di odio e maledizione — il tuo amore aspetterà il tuo ritorno a casa per l'eternità — sibila l'assassina nell'ultima strofa, rivendicando il suo gesto...







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