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domenica 3 giugno 2018

Insalata di pollo alla Tequila.



Mi piacciono i piatti unici perchè mi danno la possibilità di restare a tavola a chiacchierare con i miei amici senza dover pensare a servire le varie portate. Ovviamente devono saziare e questa insalata è perfetta per un pranzo estivo. La marinatura del pollo nella Tequila rende la carne molto saporita e morbida.

Ingredienti:
  • 1 petto di  pollo 
  • 10 pomodori pizzutelli
  • 1 avocado maturo
  • 1 scalogno
  • 2 cipollotti
  • 100 gr insalata mista
  • 60 gr olive verdi
  • 2 cucchiai glassa di  balsamico
  • 1 bicchiere di Tequila
  • q.b. olio di oliva extravergine
  • q.b. basilico
  • q.b. sale
  • q.b. peperoncino
Tagliare il pollo a striscioline e metterlo a marinare nella tequila per 1 ora. Scolarlo e cuocerlo in padella con lo scalogno , un pizzico di sale fino e un pizzico di peperoncino fino a che non sarà diventato dorato. Preparare l'insalata: pulire l'avocado e tagliarlo a fette, affettare i pomodori, i cipollotti e unirli all'insalata con le olive. Lasciar raffreddare il pollo e unirlo all'insalata. Condire con olio d'oliva e glassa di aceto balsamico. Se preferite potete aggiungere un cucchiaio di maionese.

Song: "Any Time At All" The Beatles


Il 1964 per i Beatles è stato un anno incredibilmente frenetico: un tour mondiale, una prima visita negli Stati Uniti, le riprese di un film e viaggi dentro e fuori dallo studio. Se ci fosse mai stato un tempo per pubblicare un album di cover, outtakes o altro materiale di qualità inferiore per promuovere semplicemente il film, i Beatles avevano la scusa perfetta per farlo, e nessuno avrebbe potuto biasimarli. Invece, scrivono il primo album completamente autonomo : John Lennon e Paul McCartney sono autori di tutti i brani. E ogni canzone è un classico, mostrando una propensione per il songwriting in rapida evoluzione . Gli strumenti e la voce erano tutti dei Beatles, ad eccezione del pianoforte occasionale del produttore George Martin. Le canzoni non derivano da qualcosa che hanno fatto prima, ma sono scritte ed eseguite come la somma di tutte le loro influenze: primo rock'n roll, soul, R & B,  Motown e standard pop, mescolati insieme brillantemente, spesso all'interno della stessa canzone.
Va anche notato che questo è il primo album dei Beatles registrato su una macchina a quattro tracce che consente un migliore mixaggio, rifacendo diverse performance strumentali o vocali e, per la prima volta, la sovraincisione. Questo album sarebbe diventato il loro primo album davvero influente, dato che persone come Brian Wilson, Bob Dylan e Roger McGuinn stavano prendendo ampi appunti sulla loro musica. Può essere considerato, al di là di ogni ragionevole dubbio, come il primo autentico capolavoro dei quattro. Se il 1963 aveva visto il loro esordio discografico con due ottimi lp (nel 1962 era uscito solo il loro primo singolo) che mostravano una band già formata e di sicuro impatto (merito dei due anni passati a suonare nei club di Amburgo) e che mostravano già il talento compositivo della coppia Lennon-McCartney che alternavano i loro brani a classici rock and roll che facevano parte del loro repertorio live, il 1964 mostrava in modo inequivocabile che razza di band erano i Beatles. E il primo frutto di quel 1964 fu proprio questo "A hard day's night"
Uscito il 10 luglio 1964, il terzo album in meno di diciotto mesi fu programmato in concomitanza con l'uscita cinematografica del loro primo film “A hard day's night", un lungometraggio diretto da Richard Lester. Le prime 7 canzoni costituiscono la soundtrack dell'omonimo film in B&W (in Italia "Tutti per uno") per la United Artists, dalla trama leggera ed improbabile, che ebbe tuttavia il merito di rappresentare sul grande schermo per milioni di fans una giornata tipo dei Fab Four nell'anno dell'esplosione della Beatlemania, una sorta di prototipo degli attuali video clip. Dal punto di vista degli equilibri interni della band, ciò che balza all'occhio è il peso della contribuzione di Lennon all'album: 9 brani su 13 sono pressochè interamente suoi, a cui si aggiungono "A Hard Day's Night" di cui fu l'autore principale ed "And I Love Her" in cui contribuì con la sezione a contrasto. Alcuni attribuiscono questa esplosione creativa all'intento di John di ribadire la propria leadership del gruppo - che all'epoca era ben percepita sia all'interno, sia all'esterno della band - e che era stata intaccata dal grande successo di Paul con la sua All My Loving (inclusa tra l'altro nell'epocale esibizione all'Ed Sullivan Show). D'altro canto, le canzoni di McCartney, pur non rilevanti numericamente, confermavano la sua rapida crescita come autore: i suoi tre brani sono senza dubbio tra i migliori di un disco eccezionale oggi come allora.
A Hard Day's Night fu un'anticipazione di quasi tutte le caratteristiche che avrebbero, nel giro di 2 anni e mezzo, trasformato i Beatles da un notevolissimo fenomeno commerciale ad un mito intramontabile: l'album contiene coinvolgenti brani rock, delicate ballate, splendide melodie, motivi orecchiabili, eccelse interpretazioni vocali. Anche strumentalmente i brani diventano più preziosi e rifiniti, mentre acquista centralità il lavoro chitarristico di George Harrison. Solo Ringo rimane un po' in ombra, nell'unico album insieme a Let It Be in cui non ricopre nemmeno una volta il ruolo di cantante. La title track con quell'inconfondibile nota introduttiva (un accordo di Sol) della Rickenbacker 12 corde di George, "Shoul have to know better" che mostra l'influenza emergente di Bob Dylan sulla scrittura di Lennon( George Harrison aveva acquistato una copia di The Freewheelin a Parigi quel mese, che il gruppo ammirava molto). Romanticamente arriva "If I Fell", dichiarazione d'amore adolescenziale cantata da John in duetto con Paul. Si ricomincia a ballare con
"I'm Happy Just to Dance with You" aspettando l'arrivo di una delle più belle canzoni scritte da Paul McCartney ,"And I Love Her".«Era una canzone d'amore per Jane Asher.» dichiarò Paul. La scelta di Ringo di suonare i bongos invece della batteria è assolutamente squisita e apparentemente è stato George a proporre la parte della chitarra di apertura che Paul avrebbe poi affermato "era il fulcro la canzone . "Tell Me Why" e "Can't Buy Me Love" chiudono il lato A con una buona dose di energia. Il lato B si apre con una delle mie canzoni preferite, "Any Time at All"che ha un tempo fantastico, con un secco colpo di grancassa come incipit (sogno che prima o poi i Peawees ne facciano la cover!).
"I'll Cry Instead", pezzo squisitamente rock'n roll e "Things We Said Today", altra perla in cui paul riesce a tirar fuori tutta il suo talento da songwriter. "When I Get Home"è stato l'ultimo pezzo in ordine di tempo ad essere iniziato e completato è un rock energico che musicalmente ricalca sonorità Tamla Motown, in particolare quelle delle Shirelles, il gruppo femminile preferito da John Lennon.
"You Can't Do That", in cui sempre John ci trascina nei suoni vicini al soul di Wilson Pickett, raccontandoci nel testo .la sua gelosia maniacale.."Well, it's the second time, I've caught you talking to him, do I have to tell you one more time, I think it's a sin,I think I'll let you down.."
Chiude l'album "I'll Be Back" ballata d'amore struggente. Mi sono regalata questo album qualche mese fa, per il mio compleanno. E come succede ogni volta che ho tra le mani un disco dei Beatles, ho la sensazione che il mio mondo sia un posto bellissimo anche grazie a loro...

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